La Procura della Repubblica di Roma ha avviato un’indagine su presunte irregolarità connesse all’individuazione dei siti temporanei alternativi alla discarica di Malagrotta, cioè Corcolle e Riano, i siti che dovrebbero ospitare i rifiuti prodotti dalla Città di Roma a seguito della chiusura di Malagrotta, al momento prevista per giugno ma , allo stato delle cose, irrealistica.
“Ci aspettiamo indagini serie, obiettive, ed approfondite – scrive in una nota il presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – che consentano a tutti di riappropriarsi della verità, della certezza del rispetto delle leggi, del concetto di tutela della salute dei Cittadini, del rispetto per l’ambiente”.
Pensiamo che tutti i 7 siti individuati dalla Regione Lazio nel famoso studio preliminare contenuto nell’ordinanza Z002 del 30/6/2011, ed elencati con nota prot. 120859 del 24/06/2011 dalle Direzioni regionali Ambiente, Territorio e Urbanistica e Attività Produttive e Rifiuti, siano stati analizzati in modo estremamente sommario ed i fatti di ieri confermano questa ipotesi, trasformandola in una certezza. Ricordiamo che tra i 7 siti individuati dalla nota sopracitata , riportiamo alla lettera dall’ordinanza: “si evince una preferenziale idoneità per il sito censito al n. S3 in località Pizzo del Prete-Le Macchiozze nel territorio del Comune di Fiumicino”.
Basta aver visto la puntata di Presa Diretta del 19 Gennaio “Immondizia Zero” per sottolineare che, se l’ipotesi di Pizzo del Prete fosse parte di un atto formale da parte delle Amministrazioni, a tutti i livelli, automaticamente queste amministrazioni rischierebbero di incorrere in una serie di violazioni tale da richiamare, anche in questo caso, l’attenzione della Procura.
Il Comitato Rifiuti Zero anche alla luce di questi ultimi accadimenti ritiene che anche Fiumicino debba il prima possibile sancire un nuovo indirizzo strategico nella gestione dei rifiuti, che bandisca discarica ed inceneritore, che cancelli definitivamente l’illegittimità dell’individuazione di Pizzo del Prete, che si incammini in modo rapido e deciso verso il percorso della differenziata e del porta a porta spinto calibrato secondo le peculiarità del nostro variegato territorio.
Il Comitato crede che la lotta contro il piano regionale rifiuti vada intensificata, ritiene che l’unica ricetta che riporti la gestione nel ciclo dei rifiuti alla legalità, è un percorso verso Rifiuti Zero, che parta dalla riduzione del rifiuto all’origine e che persegua il riciclo ed il riuso come prescritto dalle norme, senza altra deroga, con l’adozione di una impiantistica per il trattamento del residuo indifferenziato, sostenibile dal punto di vista della salute e dell’ambiente.
Nell’invitare tutti i Cittadini alla partecipazione alla manifestazione/presidio che si terrà domani 25 Febbraio a Pizzo del Prete, Via di Castel Campanile 581, Palidoro – conclude la nota del Comitato – auspichiamo la massima unità d’azione dei movimenti che si battono contro discariche ed inceneritori e per il percorso Rifiuti Zero. E’ una battaglia che possiamo e dobbiamo vincere.