Il più disastroso baraccone mangiasoldi d’Italia torna come ogni anno ad infestare l’etere, occupando le frequenze della rete ammiraglia per ben cinque serate.
A presentare il circo degli orrori l’eterno zombie Gianni Morandi, che messo vicino alla mummia precoce di Rocco Papaleo dimostra come minimo 100 anni di meno. Non può mancare il Bingo Bongo nazionale Celentano -ormai telecomandato da Rambaldi– che come sempre si atteggia a vate del “rock” senza conoscerne il significato. L’estenuante agonia canora sarà messa in atto dalle ugole ormai lacerate di Loredana Bertè, Matia Bazar, Eugenio Finardi, Francesco Renga e Samuele Bersani, tutta gente che al massimo può aspirare a una tristissima pensione televisiva. A questi si aggiungono qualche oscena creatura partorita dai talent-show e la consueta raccomandazione, che stavolta vede Irene Fornaciari proseguire la stirpe del male inaugurata da suo padre Zucchero. Qualche puttanone strapagato e dalla capacità cranica di una nocciola, una o più inconsapevoli star internazionali, orridi duetti (chi ha detto Morgan–Emanuele Filiberto?) e il mostro è fatto. A condire il tutto, il fetido commento di Marzullo che con il suo charme da malato terminale accompagnerà la nauseabonda parata di sgorbi. Con la certezza che tutti guarderanno il turpe spettacolo e che nessuno comprerà i dischi di questi massacratori musicali, l’inarrestabile macchina da vomito chiamata San Remo scoperchia il tombino ancora una volta…