In questa 30ma giornata di campionato vediamo chi lotta in campo, chi lo fa con una classe sconfinata e chi invece passeggia. Però c’è una domanda che aleggia per le case degli italiani da martedì sera: ma perché Nainggolan ha una ragnatela in testa? Rischia che i pensieri restino impigliati… oppure..
Roma Torino 2-1
Lo dice lo striscione “Maicontimore”: il vero guerriero della partita è lui, instancabile, vero gladiatore, lottatore. Va detto però che l’Immobile meraviglia va attribuita a lui, capocannoniere per un giorno con un gol splendido. Per il resto, se non ci fosse stato il vero capitan Futuro della Roma, Alessandro Florenzi, il pareggio sarebbe andato bene, soprattutto al Toro.
Fiorentina Milan 0-2
Una ragnatela invisibile blocca i viola. Anzi, proprio invisibile non è, si chiama sfiga: infortuni a non finisce riducono la rosa a disposizione di Montella e il risultato è questo. Per i rossoneri Kakà è il vero guerriero signore, nel senso che lotta e combatte ma con una classe infinita. Il guerriero della serata è lui, l’uomo con la cresta, ma il vero signore, l’unico, che ha il coraggio di combattere a bordo campo con la camicia bianca e i gemelli ai polsi è sempre e solo lui: l’inimitabile Seedorf. Classe unica.
Atalanta Livorno 2-0
Denis segna (un bel gol a dire il vero) ma per fortuna è una partita infrasettimanale e serale, quindi il figlio-raccattapalle è salvo di nuovo (vedi rubrica precedente). Il Livorno combatte, rischia pure un rigore, ma non ce la fa, rimane impigliato nella ragnatela.
Cagliari Verona 1-0
Ahi ahi, ennesima sconfitta per il Verona, che succede? Quale ragnatela stregata li sta fermando? Eppure il guerriero Toni era in campo. Il brasiliano Nené (non è il nome che gli ha appioppato la nipotina, si chiama proprio così) fa il bello e il cattivo tempo in area indisturbato, segna e poi tutto rimane bloccato nella ragnatela.
Catania Napoli 2-4
Manca El Pipita ma a fare il fenomeno è proprio il sostituto con il nome da (quasi) rivoluzionario: Zapata. I guerrieri Insigne, Callejon e Hamsik, scorrazzano su e giù come vogliono in area catanese, Henrique mette a segno un gol incredibile; facile fare i guerrieri gladiatori con una difesa impalpabile.
Chievo Bologna 3-0
Ma può essere la mancanza di un lottatore gladiatore come Diamanti il motivo della debacle bolognese degli ultimi tempi? Non si sa ma quello che è certo è che il vero e unico protagonista della serata è il Chievo e il giovane guerriero Paloschi.
Genoa Lazio 2-0
Biancocelesti imbambolati e chiusi nella ragnatela genoana. il vecchio (si fa per dire, niente di personale) è sempre lui che sotto porta non perdona: Gilardino e i suoi tatuaggi di Peppa pig. E La lazio sta a guardare, come le stelle. Lottatore in senso negativo Ledesma che, un po’ nervosetto, se la prende con l’arbitro ma, ovviamente, ci rimette solo lui: rosso e a casa.
Juventus Parma 2-1
La corazzata Potemkin bianconera continua implacabile il suo cammino e l’unico vero guerriero della serata è lui, imbattibile quando ci si mette: doppietta e ritorno in vetta capocannonieri a spese di Immobile. Bello il gol di Molinari, giuste le recriminazioni del Parma sull’intervento di Bonucci in area, ma la realtà è che i bianconeri in campo sono 11 gladiatori.
Sassuolo Sampdoria 1-2
Provate a dire che il vero guerriero gladiatore non sia lui: Sinisa che da quando ha preso la guida della Samp ha messo a segno solo segni positivi. Tanti i guerrieri della serata, ma come non citare Okaka che segna una volta sola ma mette paura agli emiliani spesso e volentieri. Dispiace per il guerriero Di Francesco che se non fosse stato sostituito in giustamente forse avrebbe dato continuità… Mah, chi può dirlo?